Le taberne

Alla Servitù de Passaggio, il pane caldo diviene il cuore di deliziose pietanze: farcito con luganega o con porchetta croccante, accompagnata da verdure di stagione e gustose salse dal carattere rustico. Il tutto si accompagna a una fresca birra, spillata con maestria per placare la sete di cavalieri e dame in cerca di ristoro. Un angolo semplice per chi vuole assaporare la genuinità della tradizione popolare

Alla Taberna dei Pazzi, il banchetto si fa ricco e sontuoso. Bigoli e gnocchi, morbidi e avvolgenti, rievocano le tradizioni contadine di un tempo. Le carni alla griglia, cotte alla perfezione sulle braci ardenti, sono accompagnate da polenta fumante e verdure di stagione. Il tutto, innaffiato da calici di vino che ben si sposano con ogni portata, trasforma il pasto in un’esperienza da ricordare.

Sotto le fronde rinfrescanti, la Cantinaccia delle Contrà vi accoglie per un momento di quieto convivio. Qui troverete polpette di carne e crostini croccanti guarniti con ingredienti della tradizione. Il vino scorre abbondante, rosso e generoso come il sorriso degli osti, perfetto per accompagnare un aperitivo che celebra l’amicizia e la convivialità. La quiete e l’ombra degli alberi rendono questo luogo ideale per chi desidera ristorarsi con lentezza.

E per coloro che non rinunciano a un tocco di dolcezza, l’Offelleria è il luogo ideale. Tra i suoi profumi invitanti troverete le Torte de Pomi, ricche di mele e spezie, il candido e vellutato Biancomangiare, la sontuosa Zonclada, e il fresco Riso e Menta, un dolce che unisce la cremosità del riso al sapore fresco dell’erba aromatica. E per finire, non c’è nulla di meglio di un sorso di Ipocrassum, il vino speziato che racconta le tradizioni dei banchetti d’altri tempi.

Nello scorcio della villa nobiliare si nasconde un angolo di puro piacere per il palato. Alla Tabula degli ingordi il peccato di gola è un'arte: crostoni fumanti, preparati con cura secondo le ricette che il vento del Medioevo ha portato fino a noi. Ogni morso è un invito a cedere all'ingordigia, a gustare il sapore forte e deciso che solletica i sensi come il buon vino di una taverna. Non è solo cibo, è un viaggio nelle profondità della storia, dove l'appetito si fa sete di conoscenza e cultura

Dopo il banchetto, una sosta alla Sosta di Corte , ove la dolcezza della frutta fresca di stagione si sposa con il vigore di bevande digestive, ristoratrici e rinvigorenti. Qui, tra lumi tremolanti e voci festanti, si levano coppe colme di ciupiti : elisir d'erbe, rosoli e infusi speziati, preparati secondo antichi saperi per allietare lo spirito e ristorare il corpo. Un ultimo sorso, un brindisi conviviale, prima di riprendere il cammino o indugiare ancora un poco nella letizia della festa.

Nel Villaggio del Contado, lontano dagli sfarzi delle corti, tra il fumo delle braci e l'odore intenso della carne arrostita, sorge il Tugurio dei Barbari. Attorno al fuoco, uomini d'arme e viandanti stanchi, si ritrovano attratti dal profumo degli arrosticini. Qui si mangia senza cerimonie, tra battute rudi e risate fragorose, in un'atmosfera semplice dove ogni morso racconta la vita semplice e selvaggia di chi vive ai margini del villaggio.