Abitare nel Medioevo

Da quando esiste la Terra, qualsiasi essere vivente ha cercato un rifugio dove trovare riparo dalle intemperie e dai predatori. L’Uomo non ha fatto differenza, passando dalla caverna, alla capanna od al palazzo in pietra ma sempre chiamandola CASA, nelle sue varie forme linguistiche.

Gli uomini medievali che tipo di casa abitavano? Certamente non era la stessa abitazione nei mille anni del medioevo, non era uguale per tutti e per tutte le aree geografiche, non era costruita con gli stessi materiali e sicuramente si differenziava per struttura.

Per non perdere di vista il XIV secolo ed il luogo, che in questa Festa viene ricordato ci si concentrerà soprattutto sulla “CURTIS”, cioè su quello che era un insediamento nelle campagne circostanti la città, caratterizzato dalla suddivisione del territorio agrario in due parti che convivevano fra di loro: la parte del signore (pars dominica), che provvedeva a gestirla direttamente, tramite il lavoro dei servi e la parte dei contadini o massari (pars massaricia), che dovevano prestare al padrone un certo numero di ore lavoro.

Quindi, ciò premesso, potremo vedere già nella Curtis come erano differenziate, sia le strutture abitative, che i materiali con cui erano costruite. La casa padronale era quasi interamente costruita in pietra, con dimensioni importanti, solida ed articolata nella disposizione interna. Le case servili erano piccole e costruite sicuramente in legno ma già in questo secolo vengono perfezionate le tecniche di carpenteria, con l’impiego di legno lavorato e squadrato, con nuovi sistemi di incastri per rendere la struttura più solida.

Alla fine, che fosse un signore, piuttosto che un contadino oppure un mercenario, in movimento sul territorio, ognuno di loro aveva una CASA: in pietra, di legno o di semplice tela come una tenda!